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Il rumore bianco è un particolare tipo di rumore caratterizzato dall'assenza di periodicità nel tempo e contenente frequenze di tutto lo spettro sonoro ad uguale ampiezza. È chiamato "bianco" per analogia con la luce bianca (che contiene tutte le frequenze dello spettro luminoso), la radiazione elettromagnetica di simile spettro all'interno della banda della luce visibile.
Il romanzo "Rumore Bianco" di Don DeLillo racconta un anno della vita di Jack Gladney, preside del dipartimento di studi hitleriani presso il College-on-the-Hill, diventato famoso per aver appunto inventato gli studi hitleriani in America del nord. In riferimento al titolo il romanzo ruota attorno al tema della tecnologia e in particolare all'impatto che essa ha sulla vita dell'uomo e della famiglia (fulcro centrale della prima parte del romanzo). Fin dall'inizio DeLillo inserisce molti riferimenti al tema velandovi spesso aspetti di critica.
Seguendo la linea narrativa del romanzo è facile suddividere l'analisi dei pericoli tecnologici in due parti: una prima che coincide con le vicende collegate alla famiglia di Jack, ed una seconda parte parallela alla fuoriuscita di materiali tossici da un vagone ferroviario (il passaggio più significativo del romanzo, in riferimento all'argomento trattato).
In questo post si analizzerá con ordine la prima parte del romanzo.
Dal capitolo 1 sino al capitolo 21 la tecnologia viene sempre trattata in relazione alla vita quotidiana dell'uomo, e infatti DeLillo ne utilizza questa particolarità accostandola sia ai momenti piú spensierati della giornata famigliare (come quelli trascorsi davanti alla TV) sia a quelli più riflessivi e profondi tipici dei monologhi di Jack, e riguardanti i temi della morte e della solitudine. È ovvio quindi che, a proposito di questi ultimi, DeLillo inserisca delle riflessioni sui pericoli tecnologici.
Vediamone alcuni esempi:
•Capitolo 6:
"Che sua madre abbia consumato qualche tipo di sostanza perfora-geni...o forse ho qualche colpa io? Che lo abbia tirato su in prossimità di uno scarico di sostanze chimiche, nel flusso di correnti d'aria gonfie di residui industriali capaci di produrre una degenerazione del cuoio capelluto..."
"Come fai a sapere che non è acido solforico proveniente dalle fabbriche oltre al fiume? Come fai a sapere che non sono i residui radioattivi di una guerra in Cina?"
•Capitolo 9:
"Il martedì la scuola elementare dovette essere evacuata. I bambini vennero colti da mal di testa e irritazione agli occhi, oltre ad avvertire un sapore metallico in bocca...Gli incaricati delle ricerche dissero che poteva dipendere dal sistema di ventilazione, dalla vernice o dallo smalto, dalla schiuma isolante, dall'isolante elettrico, dal cibo della mensa, dai raggi emessi dai microcomputer, dall'amianto antincendio, dall'adesivo dei contenitori per il trasporto, dalle esalazioni di cloro della piscina, o forse da qualcosa di ancora più profondo, piú sottile, più intimamente insito nello stato essenziale delle cose..."
"...sentimmo parlare di un morto nel corso dell'ispezione alla scuola, uno degli uomini in maschera e tuta di Mylex...morto di schianto..."
•Capitolo 12:
"C'è una cosetta che si chiama Fondazione per la Prevenzione degli Incidenti Nucleari...caso mai succedesse qualcosa..."
•Capitolo 20:
"Quando i mobili di plastica bruciano, si subisce un avvelenamento da cianuro..."
Come si è potuto notare DeLillo tratta di molti pericoli tecnologici: dall'inquinamento atmosferico o dovuto a materiali tossici (pericoli biochimici), per esempio quello prodotto dalle industrie, dai materiali plastici, alle radiazioni emesse da materiali radioattivi (pericoli fisici), provenienti da apparecchi tecnologici e centrali nucleari. Tutti questi pericoli tecnologici si possono collocare nel tempo: infatti DeLillo descrive attraverso molti piccoli dettagli ciò che è stato lo sviluppo tecnologico a partire dalla seconda metà del '900, sia nei suoi lati positivi che in quelli negativi. In particolare il pericolo delle radiazioni, delle mutazioni, delle malattie, dell'inquinamento dell'aria e della terra collegati allo sviluppo delle tecnologie nucleari (in riferimento al disastro di Three Mile Island in Pennsylvania e anticipando il disastro di Chernobyl, che avverà l'anno seguente la prima pubblicazione del libro, 1986) ma anche dei trasporti, delle energie e delle industrie.
ENG
The white noise is a particular type of
noise characterized by the absence of periodicity and containing the
frequencies of all the acoustic spectrum at a fixed width. It is
called ''white'' in analogy with the white light (containing all the
frequencies of the visible spectrum), the similar electromagnetic
radiation within the visible spectrum.
The novel ''White Noise'' by Don
DeLillo follows a year in the life of Jack Gladney a professor of
department of the Hitler studies at the College-on-the-Hill, become
famous to be the first who introduced Hitler studies in the north
America. Linked to the title of the novel, it focuses on the theme of
technology and in particular on the effect it has on the human life
(the main topic of the fisrt part of the book). From the beginning
DeLillo inserts lots of references to the theme hiding critical
aspects. Following the narrative line of the novel it's easy to
divide the analysis of the technological hazards into to pieces: one
that overlaps with the events linked to Jack's family, the other
parallel to the chemical spill from a rail car (the most important
passage, referred to this topic).
In this post I am going to analyse the
first part of the novel.
From the chapter 1 to the chapter 21
technology is always linked to human daily life, and in fact DeLillo
uses this peculiarity referring it both to the happier family moments
(for example the ones spent at the TV) and to the more thoughtful and
deep ones typical of Jack's monologue. So DeLillo, in these last
ones, inserts some ideas about technological hazards.
Let's see some examples:
•Chapter 6:
''Did his mother consume some kind of
gene-piercing substance when she was pregnant? Am I at fault somehow?
Have I raised him In the vicinity of a chemical dump site, in the
path of air currents that carry industrial wastes capable of
producing scalp degeneration...''
''How do you know it's not sulfuric
acid from factories across the river? How do you know it's not a
fallout from a war in China?''
•Chapter 9:
''They have to evacuate the grade
school on Tuesday. Kids were getting headaches and eye irritations,
tasting metal in their mouths...Investigators said it could be the
ventilating system, the paint or varnish, the foam insulation, the
electrical insulation, the cafeteria food, the rays emitted by
microcomputers, the asbestos fireproofing, the adhesive on shipping
containers, the fumes from the chlorinated pool, or perhaps something
deeper, finer-grained, more closely woven into the basic state of
things.''
''...we heard the first of the rumors
about a man dying during the inspection of the grade school, one of
the masked and Mylex-suited men...collapsed and died...''
•Chapter 12:
''There's a
little thing you might have had occasion to hear of, called the
Nuclear Accident Readiness Foundation...just in case kind of
thing...''
•Chapter 20:
''When plastic furniture burn, you get cyanide poisoning...''
As you can see DeLillo describes lots
of technological hazards: from the pollution caused by toxic
materials (biohazards), for example those produced by industries,
plastics, to the rays emitted from technological devices and nuclear
power plants (physical hazards). All these technological hazards can be placed in time:
in fact DeLillo describes trough many little details what had been
the technological development from the second part of '900, both in
its negative and positive aspects. In particular the danger of rays,
mutations, disease, of the pollution linked to the development of
nuclear technologies (referred to the disaster of Three Mile Island
in Pennsylvania and anticipating the disaster of Chernobyl, took
place the year after the publication of the book, 1986) but also of
transports, energies and industries.