giovedì 6 giugno 2013

Pericoli Biologici - Biological Hazards

ITA Con ''Pericolo Biologico'' si intende qualunque sostanza di origine biologica, appunto, che può rappresentare un pericolo alla vita di organismi viventi, in primo luogo dell'uomo. Rifiuti sanitari o microorganismi come virus e tossine rappresentano quindi un pericolo biologico. Tra i maggiori rischi vi è quello derivante dal consumo alimentare, molto controverso, degli OGM (organismi geneticamente modificati), ma appartengono alla categoria dei pericoli biologici di origine umana anche le contaminazioni genetiche di flora e fauna che possono portare anche alla comparsa di nuove allergie: il cosiddetto inquinamento genetico. Ne sono un esempio due casi:


Nel 1989, la Biotechnica International ha sperimentato sul campo semi di soia rivestiti di organismi transgenici, per aumentare la capacità di fissazione di azoto. Alla fine della stagione semi e piante sono state bruciate, i campi arati e una nuova coltivazione reimpiantata. Successivi controlli hanno mostrato che questi microrganismi si erano diffusi per circa 2 ettari. (US National Biotechnology Impacts Assessment Programme Newsletter (1991) The case of the Competitive Rhizobia, Marzo 1991)

Nel 1998 si è dimostrato in laboratorio il trasferimento di geni da una barbabietola da zucchero all' Acinetobacter, un batterio del terreno. (Gebhard F., and Smalla K. (1998) Transformation of Acinetobacter sp. Strain BD413 by transgenic sugar bbet DNA, Appl. Environ Microbiol 64, 1550-1559)


ENG ''Biological hazard'', or ''Biohazard'', refers to biological substances that might represent a threat to the health of living organisms, first of all of humans. Medical waste, microorganisms or toxins represent different examples of biohazard. Among the most dangerous there is the use of GMO's (genetically modified organisms), also the genetic pollution of flora and fauna, which causes the birth of new allergies, belongs to the category of man-made biohazards. Two examples of it:

In 1989, the Biotechnica International tested on a field soy beans covered by transgenic organisms, used to increase the absorption of nitrogen. At the end of the season beans and plants had been burned, fields ploughed and a new crop planted. Then some checks showed these microorganisms had spread around 2 hectares from that field. (US National Biotechnology Impacts Assessment Programme Newsletter (1991) The case of the Competitive Rhizobia, March 1991)

In 1998 several studies had showed the transfer of genes from a sugar beet to the Acinetobacter, a soil bacteria. (Gebhard F., and Smalla K. (1998) Transformation of Acinetobacter sp. Strain BD413 by transgenic sugar bbet DNA, Appl. Environ Microbiol 64, 1550-1559)















Simbolo di pericolo biologico

         Biohazard pictogram    
                                                                                          Registro federale, vol 39, giovedì, 17 giugno, 1974 : deposito di brevetto
                                                                                                Federal register, vol 39, thursday, june 17, 1974 : patent application
                                                                                                                         


ITA Il simbolo, riconosciuto a livello internazionale fu creato nel 1966 da Charles Baldwin, un ingegnere ambientale e sanitario, per conto della Dow Chemical Company, proprio per poter avvertire della presenza di sostanze contaminate.
In un articolo pubblicato nel 1967 sulla rivista Science,si spiega come tale simbolo dovesse rispettare diversi criteri:
1)Forma appariscente tale da attirare subito l'attenzione;
2)Unico e non ambiguo, in modo che non venga confuso con altri simboli;
3)Velocemente riconoscibile;
4)Facile da disegnare;
5)Simmetrico, in modo da apparire uguale da ogni punto di vista;
6)Accettabile da gruppi di varie etnie

Gli agenti biologici possono subire una prima classificazione attraverso un identificatore UN:
!Categoria A UN2814, sostanze che infettano l'uomo e gli animali e che possono causare disabilità permanenti o anche la morte.
!Categoria B UN2900, sostanze che infettano solo gli animali e che generalmente non portano alla morte o a disabilità permanenti.
!Categoria B UN3373, sostanze biologiche di origine sanitaria.
!Rifiuti sanitari UN3291, rifiuti o sostanze derivate da trattamenti medici.

Una seconda classificazione è quella del rischio secondo 4 diversi livelli, in ordine crescente si ha:
!Livello 1, vi appartengono batteri e virus, le precauzioni sono minime.
!Livello 2, vi appartengono virus e batteri che sono in grado di causare leggeri malori.
!Livello 3, vi appartengono batteri e virus che causano seri malori o addirittura morte, ma per i quali esistono vaccini.
!Livello 4, vi appartengono batteri e virus che causano morte, ma per i quali non esistono vaccini

ENG The symbol, internationally recognized, was created in 1966 by Charles Baldwin, an environmental-health engineer working for the Dow Chemical Company, in order to indicate the presence of contaminated materials.
An article, published in 1967 on Science journal, explained how this symbol had to meet a number of criteria:
1)Striking in form in order to be recognized;
2)Unique and unambiguous, in order not to be confused with others;
3)Quickly recognizable;
4)Easy to stencil;
5)Symmetrical, in order to be identical from any point of view;
6)Acceptable to any cultural group.

Bio hazardous agents can be classified by UN number:
!Category A UN2814, substances affecting humans and animals capable of causing permanent disability or death.
!Category B UN2900, substances affecting only animals and generally not capable of causing death or permanent disability.
!Category B UN3373, medical waste.
!Regulated medical waste UN3291, waste or material derived from medical treatment. 

A second classification is that of risk by 4 different levels, in ascending order:
!Level 1, bacteria and virus, minimum protections.
!Level 2, bacteria and virus capable of causing mild diseases.
!Level 3, bacteria and virus capable of causing fatal diseases, but for which vaccines exist.
!Level 4, bacteria and virus capable of causing death, but for which vaccines do not exist.

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